Pubblicato in: Politica e Società

Liberati i turisti italiani rapiti in Egitto

di linda 29 settembre 2008

Dopo la grande paura di ieri, a causa della sparatoria alla frontiera tra Sudan e Ciad che ha causato la morte di sei rapitori, sono finalmente stati liberati gli undici turisti occidentali (cinque italiani, cinque tedeschi e una romena) e le otto guide locali, rapiti lo scorso 19 settembre durante un’escursione nell’estremo sudovest dell’Egitto. A dare la notizia della liberazione è stata la tv di stato del Cairo. Lorella Paganelli (49 anni), Giovanna Quaglia (52), Walter Barotto (68), Mirella de Giuli (70) e Michele Barrera (72) potranno tornare presto a casa.

Si era molto temuto sulla loro sorte perché lo scontro a fuoco di ieri aveva tutto l’aspetto di un blitz. Blitz che è stato categoricamente negato sia dal Ministro degli esteri Franco Frattini sia dal presidente del consiglio Berlusconi. “È stato un incontro a un posto di blocco – ha spiegato il titolare della Farnesina – a cui questo gruppo di persone non ha risposto e quindi c’è stata la sparatoria”. Smentito, come sempre, anche il pagamento di un riscatto.

In pratica, come ogni volta che si verifica un rapimento, un gruppo di persone viene sequestrato per ottenere denaro o qualche altro favore in cambio, e senza che i governi o le forze militari intervengano, ne con la forza ne con le finanze, i rapiti vengono magicamente liberati. Forse per pietà o forse perché il gioco è bello quando non dura troppo.

Sono assolutamente soddisfatto – ha dichiarato Berlusconi – abbiamo voluto la fermezza da parte degli altri governi interessati che volevano addirittura fare un blitz militare. Noi con l’esperienza di tanti anni di governo abbiamo ritenuto che fosse una soluzione che metteva a rischio la vita stessa degli ostaggi”. E pensare che fino a ieri il nostro governo non sapeva neanche dove fossero nascosti i rapiti ed ora è grazie alla sua fermezza se gli ostaggi possono tornare dalle proprie famiglie.

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