Pubblicato in: Cronaca

È morto il giovane che ha contestato Sgarbi ad Agrigento

di Aldo 2 febbraio 2009

giuseppe-gati
Un ventitreenne, Giuseppe Gatì, di Campobello di Licata è morto folgorato. Il giovane, che lavorava col padre in un’impresa di latticini, si era recato nel primo pomeriggio da un fornitore, alla periferia di Campobello di Licata e senza accorgersene avrebbe camminato su un filo scoperto della corrente elettrica che attraversava l’azienda agricola.

Giuseppe Gatì era il figlio di Giacomo, coordinatore cittadino del Pd. Il giovane era stato protagonista, meno di un mese fa, di una violenta contestazione, durante la presentazione del libro ad Agrigento, al sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi.

Mi avevano scritto una lettera di ringraziamento perché avevo preso le loro ragioni. Ho risposto che non succedeva quasi mai e mi chiedevo se il post era di un essere umano o una risposta automatica.

Mi hanno risposto:

Caro Vincent,

tranquillizzati, sono un essere umano, riconoscente con chi sta cercando di fare qualcosa per cambiare le cose, ciascuno nel suo piccolo e profondamente incazzato con chi ci sta derubando di tutto (libertà di parola, di informazione, di decisione…). Noi con quel gesto non abbiamo cambiato il mondo, però abbiamo un pò smosso le acque: non si era mai visto niente del genere nella provincia di Agrigento. Adesso non siamo più soli e naturalmente non finirà qui. Non ci limiteremo alle contestazioni plateali e rumorose: il nostro impegno sarà nel diffondere più informazioni possibili, in tutti i modi possibili… non solo da internet. Nel mio paese sono pochissimi ad usare internet e l’unica loro fonte di informazione è Il Giornale di Sicilia o, peggio, la televisione.

Siamo solo all’inizio, siamo giovanissimi (abbiamo 23 anni) e tanta rabbia dentro. Il nostro comune è in mano ai commissari da quasi tre anni perchè è stato sciolto per mafia. Il nostro ex sindaco (di sinistra!!!) è stato condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. A Giugno ci saranno le elezioni amministrative e stiamo già cominciando ad impegnarci per smuovere le coscienze dei nostri compaesani e dare una direzione opposta a quella percorsa in questi ultimi trent’anni. Personalmente non sono adatta a fare la politicante, ma confido in alcune persone che si sono sempre opposti e hanno sempre denunciato a gran voce la disonestà di chi ci ha amministrato, fra l’indifferenza dei nostri compaesani: essi stessi venivano derubati, ma da noi c’è la mentalità che il denaro pubblico sia qualcosa che si può rubare,  l’importante è avere il figlio sistemato al comune, il nipote infermiere trasferito nell’ospedale più vicino etc… Il clientelismo qui è davvero difficile da combattere. Tutto ciò che ci circonda è contaminato, impastato con il malaffare, a partire dal nostro comune fino ai vertici più alti della politica italiana e SIAMO STANCHI! La contestazione a Sgarbi è stata un exploit della rabbia che ci tenevamo dentro, pensavamo di essere pochi a rifiutarsi categoricamente di essere COMPLICI di questi politici che stanno uccidendo il nostro Paese come un cancro, lentamente ma inesorabilmente.. invece siamo tanti e dobbiamo essere sempre di più. CONTRO LA MAFIA, CONTRO LA CORRUZIONE, PER L’ONESTA’, PER LA DIFESA DELLA LIBERTA’.

Perdona lo sfogo, un pò melodrammatico, ma sto attraversando un periodo di profonda insofferenza e sto facendo di tutto per non sentirmi impotente. Talvolta dire come la penso mi dà forza.

Grazie ancora,

http://www.giornalismi.info/aldovincent

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