Pubblicato in: Casi Giudiziari

Cassazione: diffamazione anche se le vignette sono inventate

di Aldo 19 marzo 2009

piove

TEMPI DURI PER I SATIRI

Con una sentenza “restrittiva” la quinta sezione penale della Cassazione ha condannato il disegnatore satirico Vincino, per una vignetta pubblicata dal ”Foglio” di Giuliano Ferrara per diffamazione nei confronti dell’ex presidente della Rai Roberto Zaccaria e l’ex consigliere del Cda di viale Mazzini Vittorio Emiliani.

La difesa aveva affermato che poiché quando disegna Vincino non si capisce un kazzo, ma che per fortuna nemmeno quando sotto ci scrive le sue battute, aveva chiesto l’assoluzione per una vignetta indecifrabile con quattro sgorbi a mo’ di persone e una battuta: “Adesso mi vorranno indietro la tangente?” riferito al mancato accordo per la vendita di Rai Way ai texani.

Niente da fare: se la satira esagera diventa diffamazione anche quando i protagonisti delle vignette sono inventati. E’ sufficiente che in quelle caricature frutto della fantasia si riconoscano i diretti interessati e chi conosce il tema, oggetto della vignetta.

Capisci? È come se io pubblicassi una vignetta con su scritto GOVERNO LADRO e Tremonti mi denunciasse perché si riconosce!

Non fa ridere?

Eppure in Cina hanno tanto riso…

Ehehehe

bagonghi

Allora qui mi denunciano Berlusconi e Fini?


camaleonte

E qui mi denuncia Mastella? Mah

http://aldoelestorietese.dilucide.com

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0 risposte a “Cassazione: diffamazione anche se le vignette sono inventate”

  1. linda ha detto:

    E pensare che credevo fosse Brunetta quello insieme a Berlusconi!

  2. Anonimo ha detto:

    Camaleonte per camaleonte, veramente c’è anche Follini. O si afferma un principio, sempre valido,oppure se ne fa solo un uso strumentale. A me i Camaleonti dispiacciono a prescindere dal NUOVO colore che assumono. – Guido-

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