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Privatizzazione acqua: la Camera ha votato la fiducia

di linda 19 novembre 2009

Privatizzazione acqua1

Dopo un lungo dibattito la Camera dei Deputati ha votato la fiducia sul decreto legge Ronchi con 320 voti favorevoli e 270 contrari, che prevede l’attuazione di obblighi comunitari, tra cui la contestata norma sulla riforma dei servizi pubblici compresa la liberalizzazione dell’acqua.

Domani alle 13 il voto finale, in cui il decreto dovrà essere convertito in Legge. Ma c’è già chi ha promesso battaglia specialmente sull’articolo 15 che di fatto darà in mano ai privati la gestione del servizio idrico.

Un coro di proteste.

Le associazione dei consumatori avevano promesso ancora prima dell’esito sul voto di fiducia che “qualora, in assenza di un sussulto di responsabilità parlamentare, questo provvedimento dovesse passare, Federconsumatori ed Adusbef sono già pronte a raccogliere le firme per un referendum abrogativo. Persino le autorizzazioni per l’installazione dei gazebo destinati alla raccolta sono già state preparate”.

Raccolta che potrebbe iniziare già dal prossimo 5 dicembre durante la manifestazione indetta dai giovani blogger della Rete per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Dello stesso parere anche il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli: “Con questo provvedimento si socializzano le perdite e si privatizzano i profitti. Mentre nessuno si occuperà della rete idrica nazionale che si perde il 40% dell’acqua potabile e che avrebbe bisogno di investimenti strutturali e forti. Inoltre con questa privatizzazione si decuplicheranno le tariffe a tutto danno dei cittadini.

Non sono mancate le critiche nei confronti della Lega Nord, che ieri aveva detto di votare la fiducia ma allo stesso tempo di non essere d’accordo sulla privatizzazione dell’acqua. Un atteggiamento che molti esponenti dell’opposizione hanno definito incoerente e irresponsabile.

Vasco Errani, governatore dell’Emilia Romagna, a margine della Conferenza delle Regioni ha promesso di valutare tutti i profili di costituzionalità per decidere quale iniziativa assumere. “Per quel che mi riguarda, personalmente – ha aggiunto Errani – penso che questo provvedimento, che va oltre l’applicazione delle norme comunitarie, ponga questioni serissime sia sui rifiuti sia sulla risorsa acqua che non può che essere pubblica“.

Continua su Acqua in svendita. Passa la fiducia alla Camera.

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Una replica a “Privatizzazione acqua: la Camera ha votato la fiducia”

  1. Adduso ha detto:

    Qui non è solo la privatizzazione dell’acqua, che è una delle ultime prepotenti liberalizzazioni, qui è la conclusione di molte verità che tutti, da destra, centro e sinistra, hanno fatto finta di non vedere per anni, e che adesso, tutti, per scrollarsele, danno la gestione ai privati. Invece sarebbe bastato immettere nel sistema legislativo del pubblico, delle regole ferree ove le responsabilità penali e civili aumentassero proporzionalmente al ruolo occupato, con eventuale immediata disposizione di sequestro cautelativo dei beni del pubblico ufficiale o incaricato o nominato che si vendeva o cercava tangenti. Invece si è permesso nel pubblico, dallo sportellista al più alto dirigente, direttore e presidente, che ci fosse il massimo del degrado etico ed operativo. Persino intere categorie di lavoratori o pseudo tali, sono notoriamente state assunte non solo attraverso scambi di favori elettorali ma pure, a detta di molti, dalla criminalità locale ed organizzata. Adesso, ne piangiamo le conseguenze. Ma chi pagherà veramente alla fine saremo sempre e solo noi cittadini comuni che in ultimo sembriamo ormai solo degli zombi senza dignità, poichè chi arriva prima in questo Stato prepotente, ci può forzosamente sputare in faccia quando vuole, tanto le leggi se li fanno a loro immagine e somiglianza (‘mafiose’), ma ci può pure passare di sopra, in quanto sanno che noi davanti a questo Stato prevaricatore di politici, istituzionali, burocrati, affaristi, ecc. siamo pure, per colpa di questa pseudo giustizia, degli evidenti inermi.

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