Pubblicato in: Religione

Come un ago in un pagliaio

di linda 23 maggio 2007

L’unione di lino e cotone in un capo di abbigliamento ha creato un putiferio in Israele. La famosa catena di negozi d’abbigliamento Zara si è dovuta scusare ufficialmente per avere offeso un’intera comunità religiosa, quella degli ebrei ultra-ortodossi. Secondo una rigida interpretazione delle norme della religione ebraica è vietato mischiare prodotti tessili differenti perché si crea un ibrido, che va contro natura. Non è chiara l’origine di questa particolare proibizione, ma a detta degli studenti della legge ebraica (halachah), mettere insieme lino e cotone è pari a fare accoppiare animali di razze diverse, cosa vietata dalla loro religione. I responsabili di Inditex, proprietario della catena Zara, che solo in Israele conta trenta punti vendita, hanno dovuto fare ammenda pubblicando un annuncio sulla stampa locale: “L’azienda Zara lamenta l’errore e assicura ai suoi clienti in Israele, e in particolare agli ortodossi, che farà tutto il possibile perché il caso non si ripeta”. Quello che lascia sbigottiti è che le rimostranze sono nate, non per l’uscita di un’intera collezione d’abbigliamento rea di essere figlia del peccato, ma per un singolo e umile vestito da uomo tra le migliaia presenti nella vasta collezione disponibile nei negozi Zara. Ma si sa, quando in dieci anni si è diventati la principale catena di abbigliamento del paese queste contestazioni non si possono ignorare

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