Nuovo attacco di Ratzinger alla legge 194

di linda 12 maggio 2008

Ero un po’ preoccupata del fatto che da qualche giorno la Chiesa non attaccasse la 194 ed ecco arrivare puntuale la presa di posizione del capo supremo, Benedetto XVI. Ratzinger è intervenuto sulla questione durante l’udienza di questa mattina in Vaticano con gli 800 delegati del Movimento per la vita, in occasione del trentennale della legge 194. “L’aver permesso di ricorrere all’interruzione della gravidanza, non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e non pochi nuclei familiari, ma ha aperto un’ulteriore ferita nelle nostre società, già purtroppo gravate da profonde sofferenze”. Invece mantenere l’aborto un atto illegale li avrebbe risolti tutti i nostri problemi? Continuare a rivolgersi alle mammane per togliere quel fastidioso intruso che avrebbe sporcato la nostra immagine di brave cristiane, avrebbe risolto tutte le difficoltà affliggono le donne nella nostra società? Perseverare nel mettere in mano a macellai le nostre vite e avrebbe di certo migliorato la condizione femminile?

Per non parlare del fatto che da quando la legge 194 è stata approvata (era il 22 maggio 1978) gli aborti in Italia sono diminuiti del 35%. Gli ultimi dati parlano di 9,9 aborti ogni mille donne tra i 15 e i 49 anni, all’anno: dato molto inferiore a paesi come Regno Unito, Stati Uniti ed Australia. Invece per Ratzinger “Da quando in Italia è stato legalizzato l’aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana, valore che sta alla base di ogni civile convivenza, al di là della fede professata”. Pensare che dalla legge sulla legalizzazione dell’aborto derivi un ‘minor rispetto per la persona umana’ è un concetto talmente aberrante che risulta anche difficile commentarlo. La scelta consapevole di una donna in una situazione delicata come quella che porta a pensare ad un’interruzione di gravidanza non potrà mai essere “una colpa grave”, “una piaga” come invece le definisce Benedetto XVI.

La mancanza di una seria politica di informazione sulla contraccezione e di un’educazione sessuale adeguata nei confronti dei minori, queste sono le vere deficienze della nostra società e delle nostre leggi, che sminuiscono e non rispettano le persone umane e che “favoriscono una mentalità materialistica di disprezzo della vita”.

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