Pubblicato in: Esteri

La Mafia siamo noi, anche a Santo Domingo

di Aldo 2 novembre 2009

Boca chica

Avevo scritto:
Ma davvero una Procura che vuol acchiappare un colpevole, mette on line il 29 Ottobre il video di un delitto avvenuto l’11 Maggio?
Ma davvero, davvero?

Oggi, dopo soli due giorni di Web, l’assassino è stato identificato.
Ma nel frattempo è fuggito…
Non si scoraggi, signora Procura, sempre via Web informi l’Interpol…

ehehehe

Appropò

Qui a Boca Chica dove mi trovo mio malgrado:
“ricercato olandese sequestrato ed ucciso. Protagonista della vicenda é un cittadino olandese Marlon Marco Mathilda.
Era accusato di traffico di droga. I rapitori gli si erano presentati vestendo uniformi della Direzione Nazionale per il Controllo della Droga.

Non è la prima esecuzione di residenti da parte di delinquenti con divise della polizia. Come nei film.
Anzi, colgo l’occasione per suggerire una bella trasmissione televisiva d’inchiesta alla maniera di Report o Annozero (Brachino no, perchè qui fa caldo e nessuno porta i calzini). titolo:
CALLE DUARTE, BOCA CHICA
e far vedere di notte la strada principale chiusa al traffico per permettere alle prostitute di vendersi ai turisti (prevalentemente italiani) comodamente sedute ai tavolini. Poi di giorno andare a visitare i gerenti italiani dei locali più in voga e scoprire per esempio una banda di truffatori (articolo 640c.p.) tutta al completo che con i milioni rubati all’assicurazione Nuova Tirrenia di Treviso, hanno aperto ristorante e Residence con traffico di belle figliole, o i casalesi che hanno aperto uno splendido take away, o il trafficante di coca che riceve da Miami e manda in Italia con partite di banane…
Oppure si potrebbe andare alla capitale, al deposito container della Parmalat e chiedere com’è finita quella storia dei dodici agenti dell’antidroga che una notte hanno fatto irruzione e se ne sono andati a casa dopo tre ore con centotrentamila dollari e nulla di fatto…

Ah che bella trasmissione sarebbe…

P.S.
Un “amico” mi ha fatto visita dicendomi che dopo lo splendido reportage di Gabriela Jacomella sulla prostituzione infantile a Boca Chica (Corriere della Sera), le mie mail sono sotto sorveglianza. Pure questa mail, evidentemente.
Sembra di essere tornato ai tempi di Cuba e della Polizia per la Sicurezza dello Stato. Da come mi ha accennato a fatti della mia vita, ho avuto pure l’impressione che abbiano indagato per vedere se c’è qualcosa da poter usare per deportarmi (sarebbe il secondo tentativo…).
Incredibile. Sono forse l’unico italiano incensurato di Boca Chica e vogliono espellermi…
Quando si dice la fortuna…
ehehehe

www.giornalismi.info/aldovincent

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Una replica a “La Mafia siamo noi, anche a Santo Domingo”

  1. Velma Denet ha detto:

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