Pubblicato in: Casi Giudiziari

Blitz alla Diaz: vertici della Polizia all'oscuro di tutto, assolti

di linda 14 novembre 2008

Dopo ben sette anni arriva la sentenza sui pestaggi alla Scuola Diaz di Genova avvenuti nella notte del 21 luglio 2001, ultimo giorno del G8. E come molti si immaginavano e temevano i vertici della polizia accusati di falso, calunnia, abuso d’ufficio e di avere picchiato selvaggiamente 92 ragazzi che dormivano nella struttura, sono stati assolti.

Francesco Gratteri, ex capo dello Sco (Servizio Centrale Operativa), ora direttore dell’Anticrimine (riconosciuto da una ragazza tedesca, Teresa Treiber, come colui che dava gli ordini ed intimava a tutti i ragazzi di tenere la testa e gli occhi bassi); Giovanni Luperi, ex vicedirettore Ucigos, ora all’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna), ovvero l’ex Sisde; Gilberto Caldarozzi, ex vicedirettore Sco e ora a capo del Servizio centrale operativo della Polizia; Spartaco Mortola, ex dirigente della Digos genovese, sono innocenti, secondo la prima sezione penale del Tribunale di Genova. Non avrebbero comandato niente a nessuno e sarebbero stati all’oscuro di tutto.

A dar man forte e macchiarsi di diversi crimini sarebbero stati alcuni poliziotto, di propria spontanea volontà, eccitati dalla situazione, senza nessuna guida e nessun ‘Disegno’. I vertici della Polizia non c’entrano, loro meritano solo di aggiudicarsi incarichi più prestigiosi rispetto a quelli che rivestivano nel 2001, anche avendo sulla testa accuse di questo tipo. I no global, invece, che hanno subito queste violenze inaudite, in quella che è stata definita la ‘notte cilena’, molti dei quali stranieri, in cambio hanno avuto la testa rotta, le ossa fracassate, tanti punti di sutura, anni di incubi ed un processo iniquo, in cui non sono mai contanti nulla.

Non sono contante le loro testimonianze, non sono contate le migliaia di fotografie, non sono bastati i video che dimostravano cosa realmente era successo (non ultimo quello sulle 2 bombe molotov messe dalla Polizia all’interno della scuola e alibi per l’irruzione violenta), non è bastata l’indignazione internazionale. L’importante è che il nome della Polizia italiana non venga macchiato da inutili vicende giudiziarie, portate avanti da qualche ragazzotto troppo ribelle per  capire che è meglio stare al proprio posto.

Come commenta GasparriQualcuno forse voleva un processo stalinista ai vertici della polizia? Siamo in un paese libero, ci sono state condanne, ma è caduto un complotto e la polizia esce a testa alta da questa vicenda giudiziaria”. E questo è l’importante…

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0 risposte a “Blitz alla Diaz: vertici della Polizia all'oscuro di tutto, assolti”

  1. li ha detto:

    …ricorrdo il film “indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”…..(1970)

  2. Luigi ha detto:

    ci saranno altre sentenze o è chiuso tutto?

  3. linda ha detto:

    No, c’è ancora la possibilità che il Pm presenti ricorso contro la sentenza, dopo avere letto le motivazioni dei giudici.

  4. giovanni ha detto:

    Loro la chiamano democrazia,pinochet forse avrebbe nascosto meglio la mattanza perchè di questo si è trattato a Genova,i politici ormai sappiamo come governano questo paese ma se fossi una persona appartenente alle forze dell’ordine che han partecipato a questi crimini vigliacchi e basta,al rientro a casa,gli occhi dei miei figli non sarei più riuscito a guardarli dalla vigliaccheria commessa,ma queste persone ormai mi chiedo se la dignità l’hanno mai avuta.spero che alla giustizia divina a questo punto non potranno sfuggire,quella terrena sappiamo come funziona ormai.vi consiglio il libro “io l’infame di bolzaneto”di Marco Poggi scaricabile da internet.un saluto a tutti i pacifisti del mondo,un mondo migliore è possibile, noi che ogni giorno lo sapete viviamo per contribuire a crearlo.grande prete don Gallo e a te Carlo non ti hanno ucciso,son dei poveri disumani loro, non capendo che la vita è un dono talmente grande che chi la viola è condannato per l’eternità.baci ad Heide e Giuliano,scusate se mi permetto nel vosto dolore ma anch’io ho pianto e piango ancora con voi.

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